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Via Romea - Res Cottidianae et Clarae Personae
Un diplomatico vercellese alla corte inglese del XIII secolo



Eravamo seduti sulle panche della parrocchiale di Candia, una sera in cui il mondo festeggiava San Valentino, ma Gianna Baucero ci ha fatto viaggiare indietro nel tempo, all’inizio del 1200 alla corte inglese dei Plantageneti e vivere altri tipi di festeggiamenti.
Abbiamo assistito a intrighi di corte e battaglie, assedi e missioni diplomatiche, incoronazioni e cerimonie della corte inglese: il tutto per seguire poco più di due anni nella vita del cardinale Guala Bicchieri, discendente di una potente famiglia borghese di Vercelli che, dopo studi giuridici divenne legato pontificio e, in quanto tale, emissario papale per dirimere questioni politiche in tutta Europa.

Il ruolo politico e diplomatico ricoperto dal cardinale Bicchieri fu fondamentale per gestire un vuoto di potere che si era creato in Inghilterra all’inizio del XIII secolo, periodo in cui i discendenti di sassoni e normanni non avevano ancora imparato a convivere nella stessa regione: nel 1213 papa Innocenzo III revocò la scomunica a Giovanni Senzaterra dopo che questi si era dichiarato suo vassallo e, per affrontare lo scontento dei baroni inglesi pronti ad offrire la corona al re di Francia Luigi VIII, inviò Guala Bicchieri in missione diplomatica in Inghilterra. Il cardinale compì un viaggio di quasi sei mesi per arrivare a destinazione, facendo tappa in Francia per un vano tentativo di negoziato, evitando agguati e godendo dell’ospitalità di conventi lungo il percorso.

Presto Giovanni Senzaterra morì lasciando il trono a un re di nove anni, il giovane Enrico III: il cardinale Bicchieri, nominato esecutore testamentario dal re morente, si incaricò prima della cerimonia funebre, poi della incoronazione del giovane re. Rimase in Inghilterra anche dopo la morte del papa e la nomina del successivo, Onorio III il quale aveva piena fiducia nelle sue capacità.
Si occupò della educazione del re e lo guidò nella gestione dei baroni e nella promulgazione della seconda edizione della Magna Carta. Di fatto gestì le vicende belliche fino alla resa di Luigi VIII e alla trattativa di pace che arrivò nella seconda metà del 1217: si occupò con precisione dei contenuti del trattato, ad esempio riuscendo a imporre che una parte delle rendite del sovrano francese venissero destinate per due anni a finanziare le crociate. Dopo aver fatto punire i traditori cercò di riportare il paese alla normalità: ad esempio fece emettere la “Chart of the Forest”, rendendo le foreste accessibili anche al popolo.

In definitiva la missione del cardinale Bicchieri fu fondamentale per le sorti della guerra tra Francia e Inghilterra. Fu fondamentale anche per l’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli.
Infatti, in cambio della preziosa attività svolta, il re offrì al cardinale la chiesa e i beni di St. Andrews di Chesterton, un villaggio a nord di Cambridge: le rendite di questi possedimenti furono usate dal cardinale per il progetto e i lavori della abbazia che ora vediamo a Vercelli.

La professoressa Baucero è docente di lingua e letteratura inglese ed è appassionata studiosa di storia inglese: da tempo coltiva il proprio interesse verso la figura del cardinale Guala Bicchieri, e ha tessuto relazioni con associazioni inglesi per il recupero e lo studio di documentazione relativa a questo importante personaggio vercellese. Concretizza questo suo interesse nelle attività della associazione Chesterton.
E’ stata una gradita ospite in occasione dell’incontro “Il cardinal Guala Bicchieri: quasi un papa, quasi un re” il 14/02/2014 e speriamo torni ancora a parlarci di argomenti interessanti.





Germana Vinelli

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