Monasteri fruttuariensi in Piemonte e Valle d’Aosta

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Promossa da: via Romea Canavesana in collaborazione con: Castello di San Giorgio Canavese

Data : domenica, 2 ottobre 2016 alle ore 21:00 nel comune di: San Giorgio Canavese come arrivare Come raggiungere il comune


Per maggiori informazioni o chiarimenti contattare:

Rassegna: Via Romea Canavesana Extra Moenia


Programma:

Monasteri fruttuariensi in Piemonte e Valle d'Aosta. Antologia di immagini.

 

Con il Patrocinio di:
Confraternita benedettina Ordine di Santa Maria di Ivrea

 

La Cronaca di Digione riporta che al momento della morte dell’Abate Guglielmo da Volpiano (Orta S. Giulio, 962 - Fecamp 1031), fondatore dell’abbazia benedettina di S. Benigno di Fruttuaria, quasi trenta celle, cioè piccoli monasteri, erano alle dipendenze della Casa Madre, mentre già nel 1154 il numero era salito a circa quaranta.


Questo sta a significare l’importanza che l’abbazia canavesana aveva acquisito nell’ambito del monachesimo durante il Regno Italico nelle terre dell’Italia settentrionale e centrale, al pari di quanto avvenne per Cluny in Francia.
Le dipendenze concorrevano a formare l’Ecclesia Fructuariensis, accomunate sia dall’osservanza della medesima normativa (Consuetudini) che liturgia (Ordo), quindi unite all’abbazia da precisi vincoli.


La conferma delle donazioni fu iniziata da Arduino d’Ivrea re d’Italia (1005) e proseguita da Enrico II (1014 e 1023), diplomi in cui si accenna ai possedimenti nella diocesi d’Ivrea, Torino, Vercelli, Novara, Asti, Acqui, Alba, ecc. solamente per citare le più importanti città dell’attuale territorio piemontese.
Altra donazione canavesana è opera del conte Ottone Guglielmo della Casa Reale d’Ivrea, discendente da Adalberto e Berengario II re d’Italia (1019), poi confermata dall’imperatore Corrado II. Quest’ultima viene considerata dagli storici come la più grande per numero di terre cedute a favore di un ente monastico in tutto il periodo medievale.
L’elenco originale riporta diversi paesi del canavese e se alcune località sono ormai scomparse altre sono ancora attualmente presenti: S.Benigno, S.Giorgio, Cortereggio, Ciconio, Lusigliè, Macugnano, Cuceglio, Orio, Foglizzo, Chivasso, Castagneto Pò, Feletto, Lombardore.

 

Al momento di massimo splendore, a metà del sec. XIII, le dipendenze fruttuariensi piemontesi - ubicate in queste ed altre località - raggiungevano il numero massimo di un centinaio, comprensive dei priorati, prepositure o celle monastiche oppure di pievi o piccole cappelle campestri.
Due documenti, invece, segnano l’inizio e la fine dell’influsso di Fruttuaria nella vicina Valle d’Aosta, il primo è presente nell’Archivio di Stato di Torino e fa riferimento alle parrocchie di Chambave e Arnad. Da Aosta, dove era giunta nel 1032 fondando il priorato di S.Benigno, Fruttuaria si ritirò nel 1050 circa, e da Arnad - come dal resto della Valle - definitivamente nel 1182, come attesta un altro documento redatto dal pontefice Alessandro III (Bolla del 21 dic.1180).
In questa conferenza viene tratteggiata, grazie ad un excursus fotografico composto da una raccolta di circa 100 immagini, la presenza topografica dei monasteri fruttuariensi storicamente situati nel territorio canavesano, con un accenno alla vicina Valle d’Aosta e al resto del Piemonte: trattasi di zone attraversate da importanti vie francigene e romee, oppure corridoi commerciali che conducevano verso i porti e gli sbocchi marini della Liguria.


Buona parte del corredo fotografico di questa antologia di immagini è originale e a cura dell’autore, oppure ricavato da fonti citate: il tutto è “frutto” di un lavoro non accademico, bensì amatoriale, molto impegnativo per la durata e la difficoltà intrinseca della ricerca effettuata, che ha richiesto diversi anni e la collaborazione di molte persone. L’autore chiede dunque venia, è comunque la prima volta che la rassegna viene ufficialmente presentata al pubblico.

 

Relatore: Valter Fascio

nato a Torino nel 1962. Scrittore e cultore medievista. Collaboratore del sito Storiamedievale ha pubblicato nel 2006 un saggio dal titolo Guglielmo da Volpiano primo abate dell’Europa.

È socio dell’associazione Onlus Amici di Fruttuaria, consigliere dell’Associazione Rievocando Fruttuaria, confratello benedettino laico dell’Ordine di Santa Maria d’Ivrea e luogotenente per l’Italia della Casa Reale d’Ivrea. In queste vesti, nel corso degli anni, ha tenuto diverse conferenze. Nel 2008 con un libro di racconti ambientato nell’abbazia di Fruttuaria ha vinto il premio “Italiamedievale©” per l’editoria.

 

Castello di San Giorgio Canavese - via Biandrate n° 31 ore 21:00

Ingresso Libero
 

 

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