Numero: 10/2015
In cammino con noi lungo la Via Romea
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In Questo Numero:
Editoriale
20 Dicembre: Camminata dei Presepi ( Organizzazione ProLoco di Mazzè - ass. Mattiaca )
Storia in Soffitta: La Grande Negletta
Storia in Soffitta: Il destino dei piemontesi
Editoriale
Care amiche ed amici della Via Romea Canavesana
Ci siamo! Ormai il conto alla rovescia è partito ed i giorni che ci separano dal Natale sono davvero pochissimi.
Gli ultimi preparativi e magari ancora qualche regalo da acquistare... Il nostro augurio nasce dal cuore e speriamo davvero che tutti voi possiate trascorrere serenamente con le vostre famiglie ed i vostri amici più cari questo periodo ricco di feste in cui cercare, tra un pranzo ed una cena, anche di trovare il giusto spazio per un doveroso relax.
Anche quest'anno una preziosa immagine elaborata dall'amico Mario Fogliatti il cui aiuto è davvero impagabile per la nostra associazione.
Non abbiamo organizzato eventi in questo mese, ma collaboriamo volentieri alla "Camminata dei Presepi" organizzata dalla ProLoco di Mazzè, come avrete modo di leggere ed alla quale siete tutti invitati (sono ben 15 sono i presepi che incontreremo lungo il percorso!).
Ed infine un paio di letture aggiunte ultimamente nelle pagine della nostra sezione delle Storie in Soffitta.
Ancora tanti cari Auguri a tutti e un arrivederci con il prossimo programma del 2016... che verrà presentato presto!
Danilo a nome di tutti gli appartenenti all'associazione Via Romea Canavesana
Camminata dei Presepi
Mazzè ( Barengo - Mazzè & Tonengo - Mazzè ) ore 09:00 domenica 20 Dicembre
Domenica 20 Dicembre: CAMMINATA DEI PRESEPI
Ore 9: partenza da Barengo con arrivo a Mazzè in Piazza Vittorio Veneto
Ore 14: partenza da Tonengo in Piazza Pertini con arrivo a Mazzè alla Casa Protetta.
Durante il percorso Geraldina, una simpatica asinella, e Claudio, il cantastorie,
racconteranno la Natività vista dall'asina.
Vedi dettaglio del percorso sulla cartina a QUESTO link
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La Grande Negletta
Storia in soffitta: Una storia davvero gustosa - Autore Giuseppe Avataneo
Sul portale di Via Romea Canavesana l’incipit alla rubrica “Storie in soffitta” recita: “…..un capitolo particolare che riguarda eventi e personaggi piemontesi che hanno avuto molta importanza, ma stranamente dimenticato e relegati agli addetti ai lavori, sono finiti in soffitta, vogliamo recuperarli e presentarveli…”.
Sino ad ora, nei vari scritti, sono stati analizzati avvenimenti, costruzioni, territori, opere d’arte e soprattutto personaggi che, per un verso o per l’altro, sono stati e dovrebbero ancora essere l’orgoglio di varie zone del Piemonte.
Io qui vorrei trattare di un “personaggio” che da solo può vantarsi di rappresentare tutta intera la nostra Regione ma, “nemo propheta in patria” è confinato nei recessi di poche, particolare circostanze ed alle conoscenze dei già citati “addetti ai lavori”.
Chi potrà mai essere questo “personaggio” così rappresentativo e così negletto?
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Il destino dei piemontesi
Storia in soffitta: Importanti sì ma... poco noti - Autore Danilo Alberto
E’ proprio vero! Se cerchiamo su uno stradario oppure sul moderno e pratico Google Map, una via, un corso oppure un vicolo dedicato a Filippo d’Agliè, a Torino, non lo troviamo.
Ci sono Filippo Turati, Filippo Acciarini, Filippo Burzio ed anche Filippo Juvarra, ma nessuna traccia del conte canavesano. Pensare che famoso lo fu e non poco ai suoi tempi nel lontano 1600, ma forse l’esser stato un abile diplomatico e politico di casa Savoia, un architetto, un letterato, un musicista ed anche un coreografo eclettico non è bastato affinché la capitale sabauda lo ricordi tra i grandi che l’hanno servita…
anzi, a dire il vero lo ricordano davvero in pochi, probabilmente solo gli storici e quella rara e sparuta categoria di appassionati di casa Savoia.
Una imperdonabile dimenticanza? Forse no, ma prima di trarre conclusioni affrettate proviamo ad incontrare qualche altro personaggio piemontese importante, e verifichiamone la popolarità.
Partiamo da un’epoca lontana, a cavallo dell’anno Mille troviamo un monaco benedettino, nativo dell’Isola di San Giulio sul lago d’Orta, egli contribuì a “costruire” la storia del suo tempo; Guglielmo da Volpiano, questo era il suo nome, fu abate ed architetto, partecipò al progetto dell’abbazia di Mont Saint Michel in Normandia ed alla chiesa di Saint Benigne di Digione ed in Italia realizzò l’abbazia di Fruttuaria nei pressi di Volpiano, che divenne un faro di cultura e civiltà per tutta l’Europa dell’epoca. Intervenne sulla Sacra di San Michele, sulla cattedrale di Susa e sembra anche su quella di Ivrea.
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