Numero: 01/2016
Moncrivello (VC) - Panoramica e castello
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In questo Numero:
Editoriale: 2016 Anno Giubilare della Misericordia ed Anno Nazionale dei Cammini
19 Febbraio: Donne Pellegrine in Viaggio Devozionale nel Medioevo (Rassegna: Res Cottidianae et Clarae Personae)
Storia in Soffitta: Palazzo e Torre dei Tallianti
Editoriale: 2016 Anno Giubilare della Misericordia ed Anno Nazionale dei Cammini
Gentili amiche ed amici di Via Romea ben ritrovati!
Riprendiamo le nostre attività in questo 2016 che spero davvero sia iniziato sotto i migliori auspici.
Quest'anno vogliamo presentare oltre alle serate su temi che ogni mese vi verranno proposti, la possibilità di conoscere più a fondo il percorso che cosente di fatto alla nostra associazione di esistere.
Il 2016 è l'anno Giubilare della Misericordia ed in virtù di questo evento è stato anche eletto Anno Nazionale dei Cammini.
La Via Romea Canavesana coincide a tutti gli effetti un tratto che fu antico percorso di pellegrinaggio verso Roma o se preferite uno dei fasci di strada che costituiscono quell'itinerario noto a tutti come "Via Francigena".
Quest'anno, seguendo le indicazioni nazionali e la solenne ricorrenza è nostra intenzione perccorre, insieme a chi di voi ne ha piacere, l'intero tratto che da Ivrea raggiunge Vercelli attraverso le colline del Basso Canavese prima e poi lungo le risaie del Vercellese.
Stiamo al momento pianificando i percorsi che nelle nostre intenzioni dovranno essere 5 per altrettanti mesi nell'anno: il primo sarà ad Aprile.
E' un territorio, quello tra Ivrea e Vercelli, che magari conoscete molto bene, ma vi assicuro che la quantità di particolari che si riescono a cogliere "In cammino" senza l'ausilio dell'autovettura ripagheranno certamente della fatica di fare un po' di chilometri in nostra compagnia...
Spero di avervi incuriosito e che vorrete essere con noi in queste cinque tappe che presto vi presenteremo ufficialmente.
Il 19 Febbraio Apriremo ufficialmente le nostre attività con una serata in cui il professor Giorgio Cavaglià ci parlerà proprio di percorsi devozionali medievali... tutti al femminile.
Potrete poi leggere in queste pagine un articolo di Giacomo Tardito, un nostro nuovo amico che ha deciso di collaborare facendoci scoprire un angolo poco noto della città in cui vive: Ivrea.
Sono felice di segnalarvi che abbiamo pubblicato sul sito il testo che il professor Carlo Naldi ci ha fatto pervenire relativo al suo graditissimo intervento su "Giacomino da Ivrea pittore canavesano del ’400" avvenuto il 27 Settembre scorso presso la chiesa di San Bernardino di Ivrea, cliccando su QUESTO LINK avrete modo di scaricare il documento.
Concludo condividendo con voi anche qualche numero.
Lo scorso anno abbiamo promosso e organizzato sul territorio 22 eventi (tra serate culturali e camminate), pubblicato 12 articoli complessivamente; siamo cresciuti numericamente come associati ma anche come numero di iscritti sia su questa newsletter che sulla pagina social di FaceBook e più di 5000 persone hanno avuto la bontà di visitare le nostre pagine su internet.
So bene che sono solo numeri ma è proprio grazie ad essi, poiché rappresentano il vostro costante impegno nel seguirci, che sentiamo di poter continuare su questo cammino.
Il nostro intento è come sempre quello di condividere la conoscenza di questo territorio, perché crediamo lo meriti davvero e sono convinto che, se state leggendo queste parole al termine di questa mia lunga dissertazione... lo credete anche voi!
Grazie di cuore a tutti e buon cammino!
Danilo
Donne Pellegrine in Viaggio Devozionale nel Medioevo
Mazzè - venerdì, 19 febbraio 2016 alle ore 21:00
Quando si pensa al pellegrinaggio medievale si è portati ad immaginarlo come fenomeno che interessa prettamente il mondo maschile, mentre in realtà i protagonisti dei viaggi devozionali erano, e sono tuttora, in larga parte le donne.
Vengono presentati i profili di alcune personalità femminili che nei secoli di mezzo hanno coniugato la fede religiosa con una potente volontà di sacrificare la propria identità...
[Relatore: Giorgio CAVAGLIA']
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Palazzo e Torre dei Tallianti
Storia in Soffitta: ad Ivrea, uno scorcio di medioevo vicino alla Dora - Autore: Giacomo Tardito
Passeggiando sul Lungo Dora di Ivrea, se ci si ferma nei pressi del campanile di Santo Stefano, si scorge in alto, nella parte dei giardini pubblici verso il centro città, una torre che svetta sui tetti del palazzo a confine.
Il palazzo fu costruito fra il XII e il XIII secolo dalla famiglia Tallianti (antico casato eporediese).
Nel cortile interno, in Via Bertinatti, è possibile vedere la possente torre quadra denominata da Alfredo d’Andrade, “turris alba“ (torre bianca). La torre ha un’altezza di 24 metri, con una pianta quadra di 6 per 5,93 metri. Non si sa con esattezza da dove provenga questo nome; si pensa derivi dall’intonacatura di calce che un tempo la ricopriva e di cui sono state trovate tracce in alcuni punti.
La torre si innalza di due piani rispetto al tetto dell’edificio; su ogni lato si aprono delle finestrelle ad arco ogivale piatto. I materiali usati per la costruzione sono pietre e laterizi a vista. Una ricca fascia, composta da tre file di archetti pensili, abbellisce la torre sin dalla sua costruzione e una decorazione simile è presente in alcuni punti della facciata esterna...
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