Numero: 08/2015
Carrone (TO) - Tramonto lungo la Via Romea Canavesana
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In Questo Numero:
11 Ottobre: Sulla morena frontale tra Mazzè e Villareggia con gli amici dell'Armanàc di Santhià.
23 Ottobre: "Delle cose belle che porta 'l ciel" Inf. XXXIV 137 - La visione del cielo e del cosmo dell’uomo medievale.
Storia in Soffitta: Fra Dolcino.
Sulla morena frontale tra Mazzè e Villareggia con gli amici dell'Armanàc di Santhià.
Mazzè (Piazza della Repubblica) domenica, 11 ottobre 2015 alle ore 08:30
Via Romea Canavesana propone nella giornata di domenica 11 ottobre una passeggiata alla scoperta della storia dei comuni di Mazzè e Villareggia.
Il territorio di Mazzè è stato abitato dall'uomo fin dall'Età del ferro. Ha visto il susseguirsi di insediamenti di Liguri, Salassi e Celti per poi essere acquisita dai Romani, interessati sia alla presenza delle miniere d'oro (di cui sono visitabili i resti portati alla luce dalle associazioni "Mattiaca" e "Mondino"), sia per la sua posizione strategica essendo sorta in corrispondenza dell'unico guado o più probabilmente ponte sulla Dora Baltea tra Ivrea e il Po.
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"Delle cose belle che porta 'l ciel" Inf. XXXIV 137 - La visione del cielo e del cosmo dell’uomo medievale.
Mazzè (Piazza della Repubblica n°2) venerdì, 23 ottobre 2015 alle ore 21:00
La terra è piatta o tonda? E’ appoggiata o sospesa? Gli antipodi sono deserti o popolati da uomini che camminano sottosopra?
Come avvengono le eclissi? Quali regole e leggi governano il moto degli astri nel cielo? Quale forma ha l’universo?
La serata si propone di analizzare come un intellettuale dei tempi di Dante avrebbe risposto a tali domande, analizzando fonti e strumenti a sua disposizione e, quindi, descrivere il livello di comprensione del cielo visibile da parte dell’uomo medievale, che possiamo anticipare essere molto più approfondito di quanto non si sia portati a credere.
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[ Relatore: Massimo VISCA ]
Fra Dolcino
Storia in soffitta: Una vicenda biellese del '300 - Autore Giuseppe Avataneo
Le notizie storiche sulla figura di Dolcino sono scarse ed incerte, inoltre poco obiettive in quanto prevalentemente provenienti da fonti di parte avversa.
Dolcino da Novara o Fra Dolcino, (come venne comunemente chiamato nella storiografia ottocentesca) pare sia nato nel Novarese, alcune fonti citano Prato Serra nel 1250 circa.
Il suo vero nome era Davide Tornielli e nel 1291 entrò a far parte del movimento degli “Apostolici”, fondato da Gherardo Segalelli verso il 1260, (da qui pare sia nata la definizione di “frate”, anche se non risulta che abbia mai preso i voti, bensì dalla definizione di fratello nell’ambito del movimento).
Gli Apostolici, già dichiarati eretici da Papa Onorio IV nel 1286, vennero definitivamente repressi dalla Chiesa ed il Sagalelli arso sul rogo il 18 luglio 1300.









